Sapevi che a marzo 2025 c’è stato un giornale italiano – Il Foglio – che per un mese intero ha pubblicato pagine scritte completamente dall’intelligenza artificiale? E no, non sto scherzando. Quattro pagine ogni giorno, articoli veri, editoriali, persino battute ironiche. I giornalisti si limitavano a fare le domande.
La cosa pazzesca? Funzionava. Eccome se funzionava.
Ma andiamo con ordine, perché questa storia è più folle di quello che sembra. E forse più inquietante.
L’Esperimento che Ha Fatto Rumore
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Claudio Cerasa, il direttore del Foglio, ha avuto un’idea che definire audace è poco: “Facciamo un giornale scritto interamente dall’AI e vediamo che succede”. Non un articoletto qua e là, eh. Un giornale vero, con tanto di edicola e tutto.
Come ha spiegato lui stesso: “Noi giornalisti ci limiteremo a fare le domande, nel Foglio AI leggeremo tutte le risposte”. Praticamente hanno ribaltato il mestiere: invece di essere scrittori, sono diventati… intervistatori di una macchina.
E poi c’è questa frase che mi ha colpito molto: “Quello che un giornalista ha e che l’AI non potrà mai avere è la tensione personale verso un’interpretazione del mondo”. Bello, no? Però mi chiedo: quanti di noi hanno davvero questa tensione, o si limitano a riscrivere comunicati stampa?
Dietro le Quinte del Futuro
Ma il Foglio non è l’unico a sperimentare. Sai quanti siti nel mondo pubblicano già articoli scritti completamente dall’AI? Te lo dico io: 1.102. In sedici lingue diverse. E spesso non te ne accorgi nemmeno.
La BBC usa l’AI per trascrivere centinaia di commenti radiofonici e individuare i momenti chiave delle partite. L’Associated Press ha lanciato programmi per insegnare alle piccole redazioni come usare questi strumenti. Il Financial Times personalizza i contenuti per ogni lettore.
È come se ci fosse una rivoluzione silenziosa in corso. E noi? Beh, continuiamo a leggere le notizie come se niente fosse.
Il Lato Oscuro della Medaglia
Però aspetta. Non è tutto rose e fiori. C’è un problema grosso come una casa: l’AI sa scrivere benissimo, ma a volte si inventa le cose. È come quel compagno di scuola che sapeva sempre tutto, anche quando non sapeva niente.

E poi c’è la questione del copyright – il New York Times ha fatto causa a OpenAI nel 2023 perché, diciamocelo, usare tutti gli articoli di un giornale per addestrare una macchina che poi ti fa concorrenza è un po’… scorretto?
La cosa che mi spaventa di più? Secondo un sondaggio, il 52% degli americani si sente a disagio con notizie scritte dall’AI. Ma se non te ne accorgi, come fai a sentirti a disagio?
E Ora, Cosa Succede?
Ecco la verità: non possiamo fermare questa cosa. Ma possiamo decidere come usarla. Il Foglio ha tirato le somme dopo un mese e ha detto una cosa interessante: l’AI “è stato un giornale pieno di cose, ma povero di umori”.
Pensaci. L’AI sa informare, ma non sa emozionare. Sa scrivere, ma non sa sentire. È bravissima con i fatti, ma gli manca quella scintilla umana che trasforma una notizia in una storia che ti resta dentro.
Forse è qui il punto. Forse il futuro non è umani contro macchine, ma umani CON macchine. L’AI che si occupa del lavoro noioso (trascrivere, analizzare dati, controllare ortografia) e noi che ci concentriamo su quello che sappiamo fare meglio: pensare, interpretare, raccontare storie che contano.
Perché alla fine, dietro ogni grande articolo che ti ha fatto riflettere, c’era una mente umana che ha saputo vedere qualcosa che gli altri non vedevano. E questo, almeno per ora, rimane il nostro superpotere.
Fonti che mi hanno ispirato:
• Il Foglio AI – Il dialogo tra Cerasa e l’AI dopo un mese di esperimento è illuminante su cosa funziona e cosa no
• Reuters Institute Digital News Report 2024 – I dati sulla sfiducia dei lettori verso l’AI sono preoccupanti ma realistici
• Columbia Journalism Review – L’analisi più seria sui rischi dell’AI nelle redazioni che ho letto ultimamente •
Ordine dei Giornalisti – Per capire come si stanno muovendo le istituzioni italiane su questo tema
Link da non perdere:
• ilfoglio.it/tecnologia/2025/04/12/news/nuovi-algoritmi-del-giornalismo-a-tu-per-tu-con-il-foglio-ai-7613041/ – Il bilancio finale dell’esperimento, con tutte le lezioni apprese
• reutersinstitute.politics.ox.ac.uk/journalism-media-and-technology-trends-and-predictions-2025 – Le previsioni per il 2025, inclusi gli accordi ChatGPT-giornali
• journalistsresource.org/home/ai-ap-bbc – Cosa hanno imparato davvero AP e BBC sperimentando con l’AI • cjr.org/tow_center_reports/artificial-intelligence-in-the-news.php – Report completo basato su 134 interviste con giornalisti di tutto il mondo
• odg.it/giornalismo-e-intelligenza-artificiale/50495 – La posizione ufficiale italiana sulla formazione dei giornalisti nell’era AI
PEr maggiori approfondimenti:

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