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Walter Scott (1771-1832) Oddio che personaggio questo scozzese! Praticamente ha inventato il romanzo storico moderno, mica poco. Nato a Edimburgo da una famiglia di avvocati – infatti anche lui ha fatto l’avvocato per un po’ – ma la sua passione erano le ballate popolari scozzesi e le leggende medievali.
La cosa che mi colpisce di più è come questo qui abbia reso famoso il Medioevo romantico. Prima di lui tutti pensavano al Medioevo come a un’epoca buia e barbara, lui invece ha fatto innamorare l’Europa dei cavalieri, dei castelli, delle dame. Ivanhoe l’hanno letto tutti, pure oggi lo fanno ancora studiare a scuola.
Ma sai che Scott aveva un problema fisico? Zoppicava dalla nascita per la poliomielite. Forse per questo si è rifugiato nella scrittura e nell’immaginazione. Era un tipo molto socievole però, organizzava feste pazzesche nel suo castello di Abbotsford che aveva fatto costruire in stile gotico. Roba da film!
Il bello è che all’inizio pubblicava i suoi romanzi in anonimo, tipo “L’autore di Waverley”. Solo dopo anni ha rivelato di essere lui. Era modesto, ma anche furbo dal punto di vista commerciale. Pensa che con i guadagni dei libri si è comprato terre e ha vissuto da signore.
Purtroppo negli ultimi anni della vita ha avuto problemi economici – la sua casa editrice è fallita e lui si è preso tutti i debiti. È morto praticamente scrivendo per pagare i creditori. Un vero gentleman, direi. Ti racconto che quando Napoleone era in esilio a Sant’Elena leggeva i romanzi di Scott! Che ironia, considerando che Scott poi ha scritto pure su Waterloo.

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