Magistretti è stato uno dei giganti del design italiano, ma con una classe e una discrezione che sono proprio da milanese doc! Nasce a Milano nel 1920, famiglia di architetti, e praticamente cresce respirando progettazione. La cosa bella è che lui non ha mai fatto il genio artistico, era un professionista serio che risolveva problemi con eleganza.
Ha attraversato tutta l’evoluzione del design italiano, dagli anni ’50 agli anni 2000. Le sue lampade per Artemide, i mobili per Cassina… praticamente ha arredato il mondo! La poltroncina Maui, la lampada Atollo che è diventata un’icona… roba che trovi negli uffici di Tokyo come nei loft di New York.
La cosa che mi ha sempre colpito di Magistretti è che non era mai esagerato. Mentre altri designer facevano le cose strillate, lui puntava sempre sulla semplicità e la funzionalità. “Meno è più” prima che diventasse uno slogan! E infatti i suoi oggetti invecchiano benissimo, sono ancora attuali dopo cinquant’anni.
Ha insegnato per anni, ha influenzato generazioni di designer. Ma soprattutto ha rappresentato quella Milano operosa e intelligente che sa fare le cose per bene senza fare troppo rumore. È morto nel 2006 ma i suoi progetti continuano a essere prodotti e venduti in tutto il mondo. Secondo me è l’esempio perfetto del design italiano che conquista per qualità, non per effetti speciali.

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