Praticamente questo è uno dei fedelissimi di Trump, un businessman che si occupa soprattutto di immobiliare. Guarda, non è famoso come altri personaggi dell’entourage trumpiano, ma evidentemente Trump si fida di lui se l’ha mandato come inviato speciale per il Medio Oriente. È nato negli anni ’50, ha fatto carriera nel real estate a New York – classico ambiente dove Trump ha sempre pescato i suoi collaboratori. La cosa interessante è che Witkoff ha sempre tenuto un profilo più basso rispetto ad altri, tipo non fa dichiarazioni eclatanti sui social. Ha fatto soldi con hotel e proprietà di lusso, un po’ come il suo capo. Ti racconto una curiosità: pare che lui e Trump si conoscano da decenni, si sono frequentati nei circoli dell’alta società newyorkese. Non ha mai avuto esperienza diplomatica vera, che poi è tipico di Trump – prende gente del suo mondo e li mette a fare politica estera. Sinceramente, mandarlo da Putin mi sembra una mossa rischiosa, ma evidentemente Trump pensa che sia la persona giusta. Le critiche non sono mancate, soprattutto da chi dice che per il Medio Oriente servirebbero competenze più specifiche. Secondo me è un esempio di come Trump preferisca la lealtà personale all’esperienza tecnica.
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