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Sorvegliare e Punire’ di Michel Foucault (1975)
Questo è uno di quei libri che ti fa vedere il mondo con occhi diversi! Foucault analizza la storia delle prigioni ma in realtà parla di come funziona il potere nella società moderna. Inizia raccontando un’esecuzione pubblica del Settecento, con tutti i dettagli truci del caso, poi passa alle prigioni moderne dove tutto è pulito, ordinato, silenzioso. E ti fa capire che il secondo sistema è molto più efficace nel controllare le persone. Il concetto chiave è il “panopticon” di Bentham: una prigione dove i carcerati non sanno mai se sono osservati, quindi si comportano sempre come se lo fossero. Foucault dice che tutta la società moderna funziona così: scuole, ospedali, uffici, tutti luoghi dove siamo sempre potenzialmente sotto controllo. Il libro è scritto in modo coinvolgente, con un sacco di documenti storici e casi concreti che rendono tutto molto vivido. Certo, a volte Foucault si perde in digressioni filosofiche che fanno venire il mal di testa, ma il messaggio generale è chiarissimo. L’impatto culturale è stato enorme: da quando è uscito, tutti parlano di “società disciplinare” e “biopotere”. Molti critici dicono che vede il potere dappertutto e che è troppo pessimista, ma secondo me ha ragione! Basta pensare alle telecamere, ai controlli digitali, alla burocrazia… siamo davvero in un panopticon globale. Oggi, con i social network e la sorveglianza digitale, le idee di Foucault sembrano profetiche!

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