Edgar Morin (1921-vivente) Ma chi è sto Morin che è ancora vivo e ha più di cent’anni? Allora, Edgar nasce a Parigi nel 1921 da una famiglia ebraica sefardita. Il vero cognome era Nahoum, ma durante la Resistenza prende il nome di battaglia “Morin” e se lo tiene per sempre. Roba da film! Durante la guerra fa il partigiano, dopo si iscrive al Partito Comunista ma ne esce deluso nel ’68 – aveva capito che anche il comunismo aveva i suoi problemi. È stato uno dei primi a parlare di “pensiero complesso”, quella roba per cui tutto è collegato con tutto e non si può più studiare niente separatamente. “La Testa Ben Fatta” è na bomba: dice che bisogna imparare a connettere le conoscenze invece di tenerle separate come facevano a scuola. Ha scritto tipo cento libri – da “Il Metodo” (sei volumi, niente male!) ai saggi sulla condizione umana. Il tizio ha fatto di tutto: sociologo, antropologo, filosofo, pure critico cinematografico. E a cent’anni suonati continua a scrivere e a rompere le scatole ai giovani professori con le sue idee rivoluzionarie. “L’educazione del futuro” è uno dei suoi cavalli di battaglia – dice che dobbiamo imparare l’incertezza invece di cercare sempre certezze assolute. Un genio, davvero.

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