Il sistema di pesi e contrappesi (checks and balances) è un principio fondamentale nell’organizzazione del governo che impedisce a un singolo ramo o istituzione di accumulare troppo potere. Il sistema crea autorità sovrapposte dove diversi rami possono limitare le azioni degli altri.
Nel sistema statunitense, funziona attraverso tre rami:
Potere Legislativo (Congresso) può mettere sotto accusa i funzionari, controllare i bilanci e annullare i veti presidenziali con supermaggioranze. Conferma anche le nomine giudiziarie e può regolare la giurisdizione dei tribunali.
Potere Esecutivo (Presidente) può porre il veto alle leggi, nominare i giudici ed far rispettare (o scegliere come far rispettare) le leggi. Il presidente serve anche come comandante in capo e conduce la politica estera.
Potere Giudiziario (Tribunali) può dichiarare leggi o azioni esecutive incostituzionali attraverso il controllo giudiziario, annullandole efficacemente.
Alcuni esempi chiave includono il potere di veto del presidente bilanciato dalla capacità del Congresso di annullare i veti, la conferma del Senato dei candidati alla Corte Suprema, e il potere dei tribunali di annullare leggi incostituzionali mentre il Congresso mantiene la capacità di emendare la Costituzione.
Il sistema mira a creare quello che James Madison chiamava “ambizione che contrasta ambizione” – ogni ramo ha incentivi per controllare il potere degli altri per proteggere la propria autorità istituzionale. Questo attrito è intenzionale, progettato per rallentare l’azione governativa e richiedere un consenso più ampio per i cambiamenti importanti.
Molte altre democrazie utilizzano variazioni di questo principio, anche se con diversi accordi istituzionali come i sistemi parlamentari dove l’esecutivo emerge dal legislativo.

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