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Emilio’ di Jean-Jacques Rousseau (1762)
Praticamente questo è il libro che ha inventato la pedagogia moderna! Rousseau racconta l’educazione ideale di un bambino immaginario, Emilio appunto, dal momento che nasce fino all’età adulta. La rivoluzione sta nel fatto che per la prima volta qualcuno dice: rispettate il bambino, lasciatelo sviluppare secondo natura, non forzatelo con regole stupide! Nel Settecento era una bomba atomica, perché tutti educavano i figli a bacchettate e imposizioni. Il libro è scritto parte come romanzo, parte come trattato, e questo lo rende più leggibile di tanti manuali di pedagogia. Ovviamente alcune cose oggi fanno sorridere – tipo tutta la parte su come crescere Emilio in campagna lontano dalla società corrotta – ma i principi base sono ancora validissimi. L’idea che l’educazione debba rispettare i tempi e le inclinazioni naturali del bambino è alla base di tutti i metodi pedagogici moderni, da Montessori in poi. Il libro fece scandalo anche per la parte religiosa: Rousseau propone una religione naturale che mandò in bestia sia cattolici che protestanti. Una curiosità paradossale: Rousseau ha dato tutti i suoi figli in orfanotrofio, quindi parlava di educazione senza averla mai praticata davvero! Però, come spesso succede, le idee erano giuste indipendentemente dalla vita privata dell’autore. Ancora oggi, quando sentiamo parlare di educazione rispettosa e child-friendly, stiamo in fondo ripetendo quello che diceva Rousseau tre secoli fa.

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