Guarda, questo qui è proprio uno di quelli che all’estero venerano e noi qui spesso lo leggiamo solo al liceo perché ce lo impongono! Praticamente Calvino nasce a Cuba nel 1923 da genitori italiani – già da piccolo era destinato a essere un cittadino del mondo, diciamo. La famiglia torna in Italia e lui cresce in Liguria, che secondo me si vede tantissimo nella sua scrittura, ha sempre quella leggerezza mediterranea anche quando parla di cose complesse.
Ti racconto una cosa interessante: inizia scrivendo di Resistenza e realismo, roba seria insomma, poi piano piano si sposta verso la fantasia pura. Le Cosmicomiche, Se una notte d’inverno un viaggiatore… praticamente reinventa il modo di raccontare storie! La cosa figa è che riesce a essere colto senza essere pesante, intelligente senza fare il saputello. All’estero lo adorano proprio per questo: è accessibile ma profondo.
La sua carriera alla Einaudi è leggendaria, ha scoperto e lanciato un sacco di autori. E poi c’è tutta la fase americana, le lezioni di Harvard che sono diventate “Lezioni americane”… Praticamente muore nel 1985 proprio mentre stava preparando queste lezioni, una roba che ti spezza il cuore. Secondo me Calvino rappresenta perfettamente quello di cui parla l’articolo: cultura italiana che conquista il mondo senza fare rumore, con eleganza e intelligenza.

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