Ecco, Sorrentino è proprio l’esempio perfetto di quello che dice l’articolo! Questo regista napoletano che all’estero considerano un maestro e qui… boh, spesso lo criticano perché “fa il bello”! Nasce a Napoli nel 1970, perde i genitori da giovane, e forse anche per questo ha sempre questa malinconia elegante nei suoi film.
Inizia con L’Uomo in più, poi È stata la mano di Dio che vince a Cannes… ma la svolta mondiale arriva con La Grande Bellezza che vince l’Oscar nel 2014! Ti rendi conto? Un film su Roma, sui cinquantenni in crisi, sulla bellezza italiana che conquista Hollywood! E infatti dopo arriva The Young Pope con Jude Law…
La cosa geniale di Sorrentino è che riesce a raccontare l’Italia in un modo che all’estero capiscono perfettamente anche se non sono mai stati qui. Roma non è mai stata così bella come nei suoi film! Però qui da noi c’è sempre qualcuno che dice “eh ma è tutto apparenza, non racconta la realtà…” Ma chi se ne frega! Il cinema è arte, non documentario!
E poi ha questo stile riconoscibilissimo: le musiche, i movimenti di macchina, i dialoghi… Sorrentino ha creato un linguaggio cinematografico che è profondamente italiano ma universale. Secondo me rappresenta perfettamente la nuova generazione di creativi italiani che non hanno complessi di inferiorità e sanno vendere la bellezza italiana al mondo senza vergognarsene.

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